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Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su La peste. Capitalismo + droga = genocidio di Michael Cetewavo Tabor

INTRODUZIONE Michael Cetewavo Tabor è uno del gruppo delle ventuno Pantere di New York. Ha ventitre anni, e con altre Pantere di New York è accusato, nel processo affidato al giudice John ‘Faccia di merda’ Murtagh, di aver cospirato per assassinare dei poliziotti, far saltare i Botanical Gardens, grandi magazzini e linee ferroviarie. La più […]

Ai fini della crescita culturale di un individuo che vuole studiare non c’è alcuna ragione perché l’insegnamento debba essere accompagnato da prove selettive. Le ragioni della selezione stanno invece nelle esigenze del mondo produttivo, il quale richiede attestati che comprovino il vero valore di mercato di un aspirante lavoratore. In un mondo in cui ogni […]

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su Contro la creative class

Immaginate un Millennium People senza Chelsea Marina, metropoli multiculturali senza la radicalità dei conflitti. Immaginate un ceto medio, creativo, in espansione e alla ricerca di riconoscimento, in una società che (fortunatamente, lasciateci aggiungere) riduce il lavoro di fabbrica, ma (purtroppo) ha seppellito la lotta di classe.

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su Pensieri sulle città

Il progresso non distrugge mai così a fondo come quando costruisce.   Quella degli spazi è un ‘esigenza eminentemente politica. I luoghi in cui viviamo condizionano il modo in cui viviamo e, inversamente, i nostri rapporti e la nostra attività modificano gli spazi della nostra vita. Si tratta di un’esperienza quotidiana eppure sembriamo incapaci di […]

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su La Legge 30 e i suoi OGM

Legge30.pdf Una guida alla lettura delle nuove norme in materia di deregolamentazione del mercato del lavoro

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su lettera aperta a Giulio Giorello su infantilismo, estremismo e dintorni/ Occupazione dell’Università di via Festa del Perdono Milano 2005

Scriviamo queste notazioni a commento di alcune affermazioni del Prof. Giulio Giorello, pubblicate in un articolo del quotidiano La Repubblica del 2 novembre 2005 in merito all’occupazione in corso alla Statale di Milano. http://italy.indymedia.org/news/2005/11/911784.php. Nella consapevolezza delle distorsioni operate sistematicamente dalla stampa, è possibile che esse vengano smentite. Resta il fatto che gli argomenti sono […]

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su Proposte pratiche per il ripensamento della forma autogestionale/Occupazione dell’Università di via Festa del Perdono Milano 2005

PER DIVENTARE CIO’ CHE SIAMO Alla luce delle critiche mosse al dispositivo dell’Assemblea generale (che evidentemente non erano critiche personalistiche, bensì strutturali), pensiamo ad alcune proposte concrete. Si tratta sostanzialmente di portare alla piena consapevolezza pratica qualcosa che, in qualche modo, è già spontaneamente in atto. L’assemblea generale è due cose: una reale e l’altra […]

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su Note critiche sull’assemblea generale / Occupazione dell’Università di via Festa del Perdono Milano 2005

I dogmi utilitaristici vorrebbero che il valore di una lotta si misuri in termini di efficacia, di raggiungimento di determinati obiettivi. La lotta viene così ridotta ad una dimensione meramente strumentale, ad un mezzo in vista di un fine. Ciò può essere corretto – sebbene non in assoluto, ma solo in parte e in determinate […]

Categories: Studenti, Precari, Teppe di quartiere | Commenti disabilitati su Sul senso dell’occupazione / Occupazione dell’Università di via Festa del Perdono Milano 2005

Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo (Eugenio Montale)  

Sono ormai finiti i tempi in cui la scuola si poteva considerare un sistema chiuso, con problemi suoi, che si dovevano portare fuori per inserirli in un contesto più ampio (quartiere, fabbrica, ecc…). Adesso la scuola è proiettata in pieno nelle contraddizzioni generali del conflitto sociale. Solo che pur essendosi proiettata di fatto, non è […]