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Zoé vive nelle lotte. Solidarietà a Michael, Raphel e Lucas

Una compagna morta, un ferito grave, e
continua la repressione massiccia con perquisizioni e nuovi arresti in
Francia – Solidarietà con chi è colpito/a!

Situazione del 22 maggio 2009

A
Cognin (Savoia, Francia) nella notte sul 1. maggio è avvenuta una forte
esplosione in un capannone vuoto e fuori uso. Zoe, una 23enne d’Ardèche
ha perso la vita, lo svizzero 25enne Mike ferito gravemente e portato
in un ospedale a Lione. Nel frattempo sembra essere fuori pericolo, ma
riporterà pesantissimi ferimenti. Viveva in un carro edile, di Zoe si
dice che avrebbe vissuto in varie case occupate ed i media sostengono,
che era nota alla polizia come squat (soprattutto anche in campagna, si
parla di rifugi alpini a lungo vuoti) ed attivista nelle demo di
sinistra, per es. contro lo sgombero dell’Ungdomhuset/Copenaghen.

Seguono
le solite speculazioni mediatiche (costruzione di bombe, un nuovo
terrorismo dell’estrema sinistra, collegamenti con la costruzione dei
servizi Mouvance Anarcho-autonome Française
MAAF con gli arresti d’Ivan e Bruno, gennaio 2008, prima d’una demo
contro il lager per le espulsioni a Vincennes, d’Isa e Farid e dopo di
Damien e Juan, e poi l’11 novembre 2008 il noto blitz di Tarnac, dove
Julien è liberato solo fine maggio/inizio giugno.

Il
4 maggio 130 sbirri, tra cui forze speciali antiterrorismo (SDAT) e
della politica perquisiscono la casa occupata “Les Pilos” a Chambéry,
fermano 11 persone, delle quali 10 subito rilasciate, mentre il
compagno Rafou è portato a La Santé, stesso carcere dov’era tuttora detenuto Julien Coupat.

Perquisiscono
altri squat nei dintorni di Chambéry, interrogando varie persone e
secondo la stampa sequestrano (il solito…) come estintori vuoti, nastro
adesivo ed altro. Il 12 maggio si costituisce Lucas, la polizia
investiga per distruzione di materiale probatorio ed “associazione di
malfattori” (associazione terroristica).

Il
5 maggio a Parigi era stata fermata in auto ed ammanettata al volante
la compagna Tessa, come Lucas membro attivo del circolo di solidarietà
Tarnac.

La
mattina 18 maggio gli sbirri perquisiscono varie case a Rouen e portano
in caserma 3 persone perché conoscerebbero Bertrand, Elsa, Mathieu,
Aria e Julien, sospettati di essere collegati alle indagini Tarnac e di
avere avuto dei contatti con compas autonome/i di Germania in quel di
Tessalonico. Sono liberate/i il 21 maggio, senza accuse formali.

Pure
del 18 maggio, in collegamento ad una demo di solidarietà a Marsiglia
gli sbirri danno il solito “buon giorno” con perquise e fermi di
quattro compagni di Forcalquier, Johanna, François, Samuel e Héléna per
il loro impegno nel Comité de sabotage de l’anti-terrorisme, dove
più tardi, con pretesto ridicolo, arrestano uno dei verdi quando andò
in commissariato a chiedere notizia della gente arrestata. Nel
frattempo tutte liberate/i.

Seguendo
la becera tradizione dei paesi occidentali democratici, hanno già fatto
i primi tentativi d’interrogatorio con Mike, nonostante le sue ferite
gravi. Secondo il suo legale non è certo se si salvano la sua mano ed i
suoi occhi!

In
molte città e regioni si sono costituiti dei comitati di solidarietà
locali di controinformazione e di sostegno e l’8 maggio a Cognin ci fu
una demo spontanea di circa 200 persone, sabato 23 maggio a Lille una
demo contro la repressione contro i procedimenti terrorismo, la
violenza degli sbirri e la società del controllo.

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