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Theodor W. Adorno – Cos’è la teoria critica

(1)
Inclusione del fattore soggettivo. "Lo stucco". Necessità di un
surplus psicologico al di sopra dell’economia oggettiva per tenere insieme
la società.

(2) Il marxismo come teoria critica della società significa rifiuto di
ogni ipostatizzazione; esso non può diventare semplicemente una filosofia.
D’altronde, le domande veramente filosofiche sono aperte , non pre-decise
in base ad una "visione del mondo".


(3) La Teoria Critica non aspira alla totalità ma la critica .
Ciò significa però anche che essa, in base a questo suo contenuto, è antitotalitaria,
con ogni conseguenza politica.


(4) La Teoria Critica non è un’ontologia, un materialismo positivo. Nel
suo concetto è incluso il fatto che la soddisfazione dei bisogni materiali è la
condizione necessaria ma non sufficiente di una società liberata. Il materialismo
realizzato è al tempo stesso l’ abolizione del materialismo in
quanto dipendenza da ciechi interessi materiali. Andare oltre il principio di
scambio significa al tempo stesso adempierlo : nessuno deve ricevere meno
dell’equivalente del lavoro sociale medio.


(5) Per la Teoria Critica la scienza è una forza sociale produttiva tra
le altre ed è intrecciata ai rapporti di produzione. Essa stessa è sottoposta
a quella reificazione, contro cui la Teoria Critica si volge. Essa non può essere
la misura della Teoria Critica e questa a sua volta non può essere "scienza" al
modo in cui la postularono Marx ed Engels.

(6) Ciò equivale a dire che nella Teoria Critica il marxismo – senza annacquarsi – deve
riflettere criticamente su di sé. Esso è inconciliabile con il
positivismo che costituisce una forma limitata della razionalità. L’irrazionalità di
questo è determinabile in modo immanente. La Teoria Critica è mossa
da un concetto trasformato di ragione.

(7) La Teoria Critica – contro la concezione metafisica del materialismo – prende
la dialettica molto più seriamente del marxismo ufficiale. E ciò vale
soprattutto per l’ideologia. La Teoria Critica non può semplicemente liquidare
la sovrastruttura dal basso. Nel concetto di ideologia – l’apparenza socialmente
necessaria – è contenuto anche quello di una coscienza giusta. Non tutto
lo spirito è ideologia. La Teoria Critica significa critica immanente
anche dello spirito.

(8) La Teoria Critica è mossa dall’interesse per una società veramente
umana e, in quanto tale, è pratica. Ma essa non è da misurarsi
in base alla prassi intesa come thema probandum ; solo l’oggettività della
verità e la ragione sono vincolanti per essa. Essa non ipostatizza un’unità di
teoria e prassi che nell’attuale società non è affatto possibile.
Tra la teoria e la prassi non vige alcuna continuità.

(dal Max-Horkheimer-Archiv, pubblicato su Adorno. Eine Bildmonographie,
Suhrkamp, Frankfurt a. M. 2003. p. 292)

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