untori
Colpiamo ovunque e senza tregua i fascisti!
Categories: Iniziative
Abbattiamo tutti quei soggetti che sono colpevoli della vera insicurezza che mina le nostre esistenze!

Relativamente alla manifestazione nazionale antifascista
tenutasi a Verona il 17/05/2008 è importante sottolineare la decisa e
numerosa partecipazione di compagni/e allo spezzone
autodifeso/autorganizzato, pensato ben prima che fantomatiche sigle
tentassero di mettere il “cappello” e le briglie all’’antifascismo,
arrogandosi addirittura la proprietà del corteo.
Compagni e compagne lontane dalle logiche infami e collaborative di
certi centri sociali asserviti al potere, o ridicole assemblee
cittadine create per lavare l’’ipocrita coscienza dei cittadini
veronesi ben pensanti, complici del razzismo.

Le numerose realtà che hanno composto il nutrito spezzone,
dimostrano che la misura è colma: è ora di finirla di essere vittime, è
giunto il momento di dire basta, di alzare la testa contro i fascisti,
contro i sindaci sceriffi, contro la destra e la sinistra istituzionale
che all’’unisono gridano alla sicurezza e contro tutti i loschi figuri
che con i loro atteggiamenti apatici, vanno a legittimare queste cose.

E’ giunto il momento di organizzarci contro chi, in nome del
fascismo, compie atti infami riempiendosi la bocca di parole come onore
e fedeltà.

Per quanto riguarda i fatti accaduti in corso porta nuova, sono
state segnalate con scritte più che lecite le realtà oppressive che
sono la linfa di questa società di sfruttamento, finanziatrici di
guerre imperialiste, dispensatrici di lutti e miseria in tutto il
mondo.

Fascista è chi con fare populista sbraita alla sicurezza contro gli
immigrati contro chi non è omologato a questa società, gli antifascisti
invece hanno lasciato un segno su un simbolo che crea reale insicurezza
e soffoca le nostre esistenze.

Alle povere “vittime” accorse in difesa di questi simboli
precarizzatori, diciamo che i loro atteggiamenti provocatori porteranno
ad un loro definitivo isolamento visto che è giunta l’ora di non
accettare più il ruolo di questi pacificatori, che prima si pongono in
difesa dei simboli dello sfruttamento, poi piangono dai giornalisti
raccontando di aver preso schiaffi per aver cercato di bloccare i
violenti.
I conflitti con questi figuri, poco ci interessavano e non ci
interessano, i nostri obbiettivi erano e sono gli sfruttatori e la loro
manovalanza nazifascista.
A parole si esalta la resistenza, si appoggiano i popoli del mondo in
lotta, ma a casa propria anche con morti e feriti, si preferisce la
rassicurante pace parolaia. IL TEMPO DELLE PAROLE E’ FINITO!

Che questo sia un punto di partenza.

Alta deve rimanere l’allerta antifascista in ogni strada, in ogni
quartiere ed in ogni città. Una coscienza libera antiautoritaria,
antimperialista e antifascista, deve vigilare e non dare tregua a tutti
i fascisti, quelli in doppio petto, quelli in tonaca e quelli in
divisa.

Compagni/e autorganizzati/e.

 

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