mille hanno manifestato a Trento il 19 aprile scorso). Le ragioni di
questa opposizione sono state spiegate attraverso decine di serate
informative e la diffusione ampia di dossier e altro materiale che
smonta la pretesa necessità dell’opera. Ma avere ragione, lo sappiamo
bene, non basta
Se opere inutili e devastanti vengono costruite è perché c’è chi ci guadagna.
Le aziende che partecipano e parteciperanno alla costruzione del TAV
Verona-Monaco si arrichiranno distruggendo le nostre valli e montagne,
rischiando di intaccare persino il più prezioso dei beni: l’acqua. Per
questo vogliamo dare a simili affaristi nome e indirizzo.
Tra le otte imprese del consorzio che si è aggiudicato l’appalto per
il cunicolo esplorativo di Aica-Mules, prima parte del TAV
Verona-Monaco, c’è anche la trentina Collini Costruzioni S.p.A. (la
sola impresa regionale coinvolta).
Per questo un gruppo di solidali con la lotta NO TAV, il 28 aprile scorso, è entrato nella sede milanese della ditta con degli striscioni che dicevano "COLLINI VERGOGNA" e "COLLINI DEVASTA LE ALPI".
Quello che proponiamo è una campagna di pressione nei confronti della Collini affinché recida il contratto per i lavori del TAV.
Inondarla di telefonate, di e-mail, di fax potrebbe essere un
semplice ed efficace inizio. Se non altro per farle sapere che non la
lasceremo lavorare in pace alla distruzione della nostra terra. Per
avere maggiore efficacia suggeriamo di concentrare gli sforzi dal 26 al
31 maggio. È una cosa facile e alla portata di tutti.
COLLINI IMPRESA COSTRUZIONI S.P.A.
sede: via Brennero 260/H, Trento
tel. 0461 825666; fax: 0461 824418
direzione: p.zza Velasca 4, Milano
tel. 02 72021820; fax: 02 874485
e-mail: info@collini.191.it
(fatturato del gruppo nel 2006: 113 milioni di euro; numero medio
dipendenti 2006: 261; portafoglio lavori: 240 miliardi di euro)
PER IL FUTURO DELLA TERRA E DEI BAMBINI
MANDA UN FAX ALLA COLLINI
FAC-SIMILE DEL FAX DA SPEDIRE
"Ai responsabili della Collini Costruzioni S.p.A.
Signori,
partecipando ai lavori del cunicolo esplorativo Aica-Mules,
prima parte del TAV Verona-Monaco, partecipate alla costruzione di
un’opera inutile imposta dall’alto senza alcun confronto con le
popolazioni direttamente colpite. Un’opera che devasterebbe le valli
dell’Isarco e dell’Adige, mettendo a rischio l’approvvigionamento
idrico di interi comuni e compromettendo il futuro delle giovani
generazioni, senza risolvere il problema del traffico. Un’opera che
sempre più persone, informate e decise a difendere la propria terra,
rifiutano.
Non macchiatevi di una così grave responsabilità. Non
nascondetevi dietro l’alibi che non siete stati voi a decidere il TAV:
senza imprese come la vostra quest’opera non si realizzerebbe. Recidete
il contratto, e andate in pace.
NO TAV"