untori
La polizia uccide lo studente Alexandros Grigoropoulos di 15 anni

breve rassegna stampa

tensioni in tutto il paese. il ministro dell’interno presenta le dimissioni

Grecia, scontri con polizia: ucciso 15enne
Si scatena la guerriglia, 24 agenti feriti

Tragedia nel quartiere Exarchia ad Atene, un membro dei corpi speciali ha sparato al ragazzo. Sei arresti

ATENE – Si sono trasformati in tragedia gli scontri ad Atene tra
giovani e polizia: un 15enne, Andreas Grigoropoulos, è stato ucciso da
una pallottola sparata da un agente nel quartiere Exarchia, spesso
teatro di tensioni. Subito dopo essere stato colpito al torace, intorno
alle 20 di sabato (ora italiana), il ragazzo è stato trasferito
d’urgenza in ospedale, ma è stato inutile. Secondo la ricostruzione e i
racconti dei testimoni, due agenti dei corpi speciali dentro una
camionetta sarebbero stati presi d’assalto da una trentina di
manifestanti con pietre, bastoni e forse (ma il particolare non è
confermato) bombe molotov, poi uno dei due è sceso dal mezzo sparando
tre colpi contro il ragazzo. Secondo un comunicato diramato dalla
polizia «i due agenti hanno detto di essere stati attaccati e di avere
risposto. Uno di loro ha lanciato una granata a stordimento, l’altro ha
sparato tre volte provocando il ferimento fatale del minore». Dopo che
la notizia della sua morte si è diffusa, la situazione è precipitata.
Centinaia di cittadini, per la maggior parte abitanti del quartiere,
sono scesi in strada per protestare contro la polizia e il governo di
destra di Karamanlis. Ne è scaturita una guerriglia urbana, il cui
bilancio provvisorio è di 24 agenti feriti e 6 persone arrestate:
cinque sono accusate di furto nei negozi assaltati, una di possesso
illegale di arma da fuoco. Danneggiate o bruciate 31 attività
commerciali, 9 agenzie bancarie e 25 auto (cinque della polizia).

–>

–>

A FUOCO AUTO E CASSONETTI – In poche ore, nella capitale, un
gruppo di studenti marciava per le vie del centro città, mentre un
altro gruppo si confrontava con la polizia davanti all’università.
Incendiati auto, cassonetti dell’immondizia e persino una palazzina in
un quartiere popolare. «L’aria è veramente irrespirabile – ha detto un
testimone -. Sembrano scene tratte da un film di guerra». Secondo un
bilancio provvisorio della polizia, sono state danneggiate almeno 17
agenzie bancarie di Atene e 5 di Salonicco, oltre ad alcune attività
commerciali delle due città. Ad Heraklion, nell’isola di Creta, tre
succursali di un istituto bancario sono state danneggiate e bombe
molotov sono state lanciate contro la sede della prefettura. A Patrasso
alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie incendiarie sull’edificio
che ospita la Direzione della polizia.

GUERRIGLIA URBANA – Gli scontri, molto violenti, sono andati
avanti tutta la notte e domenica mattina in diverse città della Grecia:
ad Atene, Salonicco, Komotini e Ioannina c’è stata una vera e propria
guerriglia urbana. Nel quartiere di Exarchia la polizia ha sparato
candelotti lacrimogeni contro centinaia di giovani che hanno risposto
con pietre e oggetti contundenti. Stessa cosa a Salonicco, la seconda
città del paese, dove centinaia di manifestanti sono scesi in piazza.
Dimostrazioni anche a Komotini e a Ioannina, nel nord della Grecia,
oltre che nell’isola di Creta. Ad Atene gli studenti hanno occupato il
Politecnico e altri atenei; alcuni giovani hanno lanciato pietre e
bottiglie incendiarie contro la polizia vicino alla facoltà di Droit e
gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. La situazione è tornata
relativamente calma in tarda mattinata.

AVVIATA INDAGINE – Il ministro dell’interno Prokopis Pavlopulos
si è pubblicamente scusato per quello che ha definito «un tragico
incidente» dicendosi «profondamente rammaricato a nome del governo» per
la morte del giovane. Pavlopoulos e il sottosegretario con la delega
alla polizia hanno presentato le dimissioni, respinte però dal primo
ministro Costas Karamanlis. I due agenti che hanno sparato al 15enne
sono stati interrogati e arrestati, oltre che sospesi dall’incarico
insieme al loro superiore, il capo del commissariato di Exarchia. Il
governo ha promesso un’indagine approfondita sulla tragedia.
Pavlopoulos ha garantito inoltre che, dopo l’inchiesta, il responsabile
della morte del ragazzo subirà «una punizione esemplare». Per il primo
pomeriggio alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani e
organizzazioni di sinistra hanno convocato una manifestazione di
protesta davanti alla direzione della polizia ad Atene e Salonicco. Il
Partito socialista, all’opposizione, ha condannato l’uccisione
dell’adolescente, attribuendone la responsabilità «ai dirigenti
politici e alla polizia».

 

———————————————————————————————

ATENE – Lo scontro con gli anarchici si accende dopo la morte di una ragazzo

Proseguono senza sosta gli episodi di guerriglia urbana scatenati
ieri in Grecia dalla notizia dell’uccisione di un ragazzo quindicenne
da parte di un agente di polizia. Centinaia di persone hanno
manifestato durante la notte nel centro di Atene e in altre città per
protestare contro la morte di Andreas Grigoropoulos, ucciso da un colpo
d’arma da fuoco sparato da un poliziotto, che ha reagito al lancio di
sassi e bottiglie incendiarie contro una pattuglia delle forze
dell’ordine. Questa mattina alcuni gruppi di giovani con il volto
coperto hanno lanciato molotov contro la polizia ad Atene: gli agenti
hanno risposto con gas lacrimogeni. Intanto, le principali facoltà
universitarie della capitale greca sono state occupate, mentre la
sicurezza sta cercando di isolare il centro città. Il ministro
dell’Interno, Prokopis Pavlopoulos, ha presentato le sue dimissioni ma
il capo del governo greco Costas Caramanlis le ha respinte. Pavlopoulos
ha parlato di «episodio isolato», ma si è detto «profondamente
rammaricato a nome del governo» per la morte del giovane ateniese.
Pavlopoulos ha garantito inoltre che, dopo la dovuta inchiesta sul
caso, il responsabile del decesso del giovane subirà «una punizione
esemplare».

L’incidente che ha causato la morte del giovane Grigoropoulos ha
avuto luogo ieri sera, intorno alle 20 italiane, nel quartiere
Exarchia, vicino all’università. La vittima apparteneva ad un gruppo di
una trentina di giovani che aveva lanciato pietre e diversi oggetti
contro un veicolo che trasportava due poliziotti. Uno di loro è uscito
dal mezzo ed ha fatto fuoco in direzione dell’adolescente, raggiunto da
tre proiettili. Il giovane, apparso subito grave, è deceduto in
ospedale. Centinaia di cittadini incolleriti, per la maggior parte
abitanti del quartiere, sono scesi subito in strada per protestare
contro l’iniziativa dell’agente, il governo di destra di Costas
Caramanlis e il ministro dell’Interno, Prokopis Pavlopoulos. Intanto la
notizia della morte del quindicenne greco è giunta in altre città del
paese, dove centinaia di persone si sono unite alla protesta. Decine di
giovani hanno appiccato il fuoco davanti alle sedi di alcuni istituti
bancari e una ventina di automobili sono state incendiate nel centro di
Atene, Salonicco e Patrasso. Violenti proteste hanno avuto luogo anche
nelle città di Komotini e Ioannina. «L’aria è veramente irrespirabile»,
ha confessato un testimone ad Atene. «Sembrano scene tratte da un film
di guerra», ha aggiunto.

Secondo un bilancio provvisorio della polizia, sono stati riportati
danni in almeno 17 agenzie bancarie di Atene e 5 di Salonicco, così
come in alcune attività commerciali delle due città. Ad Heraklion,
nell’isola di Creta, tre succursali di un istituto bancario sono state
danneggiate e bombe molotov sono state lanciate contro la sede della
prefettura. A Patrasso alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie
incendiarie sull’edificio che ospita la Direzione della polizia. Il
capo del commissariato di Exarchia e i due poliziotti implicati
nell’incidente sono stati sospesi, secondo l’Agenzia di stampa di
Atene. Pavlopoulos, da parte sua, ha invitato i gruppi per i diritti
umani e le organizzazioni di sinistra, che manifesteranno nel
pomeriggio di oggi nella capitale greca e a Salonicco, a non lasciarsi
andare «ad atti estremi». Il Partito socialista all’opposizione ha
condannato l’uccisione dell’adolescente, attribuendone la
responsabilità «ai dirigenti politici e alla polizia».

 

Comments are closed.